Influencer marketing: casi di successo

 4 esempi di influencer marketing che hanno lasciato il segno

L’influencer marketing non é soltanto uno dei social media trend più importanti degli ultimi anni, ma si sta consolidando sempre di più anche come un potente strumento di cui i business si possono avvalere per la promozione della propria offerta e della propria brand identity. Si tratta infatti di una variante dell’online marketing che si attua attraverso una partnership tra un brand e una o più figure la cui influenza su un pubblico più o meno vasto viene reputata di valore per trasferire contenuti relativi a prodotti o servizi ad una determinata target audience. Tale collaborazione si traduce generalmente nella pubblicazione di uno o più post in cambio di un compenso monetario o della fornitura di prodotti o servizi in omaggio, con l’obiettivo di ottenere condivisioni, conversioni, visualizzazioni e commenti.

Attraverso lo stesso processo per cui la pubblicità tradizionale sceglie dei celebrity testimonial, la fiducia che il pubblico riserva al creator viene trasferita al prodotto che si intende promuovere. Si tratta di un potente meccanismo psicologico che può avere riscontri anche molto positivi sulla brand awareness, sul brand trust e sull’incremento delle conversioni, ed è inoltre la ragione per cui l’influencer marketing vanta un numero così elevato di casi di successo.

Anche se “l’influencer marketing è considerato sempre più uno strumento agile e una leva dinamica, un territorio elevato di innovazione e di sperimentazione,  non tutti si sentono al passo con i rapidi cambiamenti, c’è scarsa consapevolezza di come avvalersi dell’influencer marketing per farsi strada tra i nuovi trend e il rischio che ne consegue, senza l’aiuto di una guida esperta e affidabile, è quello di restare indietro”, come affermato dal CEO di Buzzoole (piattaforma per le campagne di influencer marketing).

Andiamo dunque ad esaminare alcuni casi di operazioni di influencer marketing di successo, per captare quali potrebbero essere delle strategie di riferimento per approcciarsi ai creator.

 

1. Caudalie.

La azienda francese di cosmetici naturali ha deciso di utilizzare la piattaforma Skeepers Influencer Marketing per accrescere la sua fama su Instagram. Quest’ultima, grazie ad una apposita tecnologia di targeting, ha selezionato una serie di profili di nano influencer (di solito operano nel mercato locale ed hanno un numero di follower che va dai 1.000 ai 50.000) e di micro influencer (tra i 50.000 e i 100.000 follower) per il mercato francese. Queste due classi di influencer, pur avendo un numero ristretto di seguaci sulle piattaforme social in cui operano, hanno molto spesso un livello di engagement molto più elevato rispetto alla media, poiché vengono percepite come più genuine ed affidabili presso la nicchia di mercato a cui si rivolgono. La scelta di edificare campagne continuative attorno a questi profili si è infatti rivelata una scelta molto saggia: riutilizzando i contenuti prodotti da questi influencer tramite una integrazione diretta nella propria strategia editoriale, grazie ai diritti di immagine già inclusi nei contratti, la compagnia ha convertito queste figure da semplici contenitori di advertising in veri e propri brand ambassador. É il ritorno numerico a dimostrare empiricamente l’efficacia delle campagne: nel corso di soli due mesi, sono stati generati 50 post, con un tasso di engagement del 4.33% e più di 18mila interazioni.

 

2. Daniel Wellington.

Il brand di orologi da polso è comunemente noto per aver basato la sua popolarità sull’utilizzo dei social media come facciata espositiva. Una tra tutte le loro campagne di influencer marketing salta però all’occhio come particolarmente originale e innovativa. L’azienda ha infatti collaborato con l’account @canadianbros, profilo con oltre 40.000 seguaci e album fotografico delle vicissitudini quotidiane dei due cani Jasper e Louie. Grazie a questa partnership apparentemente disgiunta dal mercato che tipicamente si assocerebbe al brand, Daniel Wellington è riuscita a catturare l’attenzione di una target audience differente rispetto a quella abituale.

 

3. Casper. 

La startup statunitense di materassi ha collaborato con diversi influencer appassionati di cani per promuovere un nuovo materasso speciale per gli amici a quattro zampe. Per coinvolgere un numero elevato di influencer in contemporanea, Casper ha deciso di organizzare un evento a Manhattan: si tratta di uno strumento che, se personalizzato a sufficienza, può diventare molto potente per attirare anche mid (dai 100mila al milione di followers) e macro influencer (più di un milione di follower), con un impatto estremamente positivo sulla visibilità e le metriche di condivisione.

 

4. Nyx.

Il beauty brand americano ha intrapreso una campagna di promozione del prodotto Butter Gloss su Tik Tok, lanciando la challenge #ButterGlossPop, con la collaborazione di cinque noti tiktokers. Questi creator hanno invitato i loro follower a condividere video in cui provano le diverse sfumature del lucidalabbra NYX mentre ballano o cantano. L’efficacia di questo progetto e la potenza della nuova piattaforma social è chiaramente dimostrata dal numero di condivisioni e di visualizzazioni, che ammontano rispettivamente a 2 milioni e a 10 miliardi, per non parlare dell’incremento della brand awareness del 42% su un campione di circa 10mila persone. Significativo è anche il fatto che l’impatto della iniziativa di comunicazione si sia anche esteso ai ricavi stessi dell’azienda, che ha registrato un “impatto positivo sulle vendite” di tutti i prodotti che rientrano nella categoria “labbra”.

 

Articolo a cura di Elia Pantaleoni

 

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