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COMUNICAZIONE INTERNA AZIENDALE: PERCHÉ NON È PIÙ TRASCURABILE

Dalla corporate identity alla brand culture, la comunicazione aziendale evolve e mette i dipendenti al centro come parte integrante di una strategia di crescita complessiva

La comunicazione interna aziendale rappresenta un asset strategico di ogni brand, vero e proprio abilitatore della strategia di coesione e dell’evoluzione aziendale.

Prima considerata una componente per lo più opzionale, nell’era digitale la comunicazione interna aziendale è diventata una leva ancor più rilevante, vero e proprio ponte tra l’azienda e i dipendenti, attraverso un insieme di iniziative volte a facilitare gli scambi all’interno del sistema azienda e con le parti interessate. I dipendenti rappresentano infatti l’azienda verso tutti gli stakeholder esterni, per questo è importante creare coesione tra loro ed engagement con l’organizzazione in cui lavorano.

Oggi sempre più imprese comprendono l’importanza di condividere la propria cultura d’impresa non solo con i consumatori, ma anche e soprattutto con le proprie risorse interne che possono riconoscersi nei valori dell’azienda, farli propri e rifletterli nell’immagine aziendale proiettata verso l’esterno.

La comunicazione interna va intesa infatti come parte integrante della strategia aziendale, con l’obiettivo principale di diffondere l’identità e i valori di un brand: un efficace piano di comunicazione interna crea complicità tra i dipendenti attraverso le politiche e le strategie adottate dall’impresa per rendere chiaro a tutti la direzione intrapresa, il modo di percorrerla e soprattutto il perché.

COMUNICAZIONE INTERNA AZIENDALE: CORPORATE IDENTITY E BRAND CULTURE

Nessuna realtà che comunica esternamente evoluzione, crescita e welfare aziendale sarà ben vissuta dai lavoratori se questi termini non la descrivono realmente. Se un cliente compra per convenienza, un fan compra invece per fiducia e avrà una propensione maggiore a perdonare eventuali errori e a fare pubblicità all’azienda tramite passaparola. Si intuisce dunque quanto sia importante trasformare sia i clienti sia i dipendenti in veri e propri “fan”.

La coerenza è un aspetto essenziale per i brand ed è importante tenerne conto quando si tratta di definire la propria strategia comunicativa. La Corporate Identity deve riflettere i valori e l’essenza del marchio, essere facilmente riconoscibile dai clienti e fondarsi su una mission chiara e condivisa dai propri dipendenti. Seppur non semplice, la definizione di Corporate Identity può essere intesa come un insieme di tre elementi: la mission, la vision aziendale e la storia del brand. Attraverso questa identità aziendale ben definita, clienti e utenti finali (così come i dipendenti stessi) avranno un’idea coesa del marchio.

La costruzione della Corporate Identity parte dagli elementi visivi, come il logo, che racchiude in sé la mission e la vision aziendale, fino ad arrivare ai font usati e ai colori degli ambienti di lavoro, dei biglietti da visita o del packaging: tutti questi elementi rendono credibile il brand agli occhi dei clienti e gli garantiscono una riconoscibilità immediata.

La Brand Culture invece, ovvero la “cultura del marchio”, è il DNA del brand stesso ed è un insieme di psicologia, idee, atteggiamenti e credenze, la sua storia e il modo in cui i dipendenti ne fanno esperienza. In poche parole, è l’essenza del marchio stesso.

Sia per quanto riguarda la costruzione della Brand Culture che quella della Corporate Identity è importante saper coinvolgere il proprio team affinché questo crei e diffonda valore all’interno e all’esterno dell’azienda. Un consiglio per mettere in atto un buon piano di comunicazione interna è infatti partire dall’ascolto dei propri dipendenti e renderli parte attiva del team accogliendo eventuali critiche o suggerimenti, oltre a coinvolgerli in review di lavoro periodiche per identificare eventuali criticità o margini di miglioramento sulla base di suggerimenti condivisi.

Non è da sottovalutare poi il fatto che se si crea il giusto engagement, le persone lavoreranno meglio e saranno più motivate a rimanere in azienda, riducendo il turnover e gli errori sul lavoro. Il successo di una buona strategia di comunicazione interna ed employer branding è dimostrato anche in termini di tasso di fidelizzazione: come confermano numerose ricerche, tra cui quella di Boston Consulting Group, può arrivare a ridurre il tasso di rotazione dei dipendenti fino al 28%, con tutti i risparmi in termini di risorse e nuove assunzioni che si possono immaginare.

I MODELLI DI COMUNICAZIONE INTERNA

Come si può ottenere oggi, nell’era digitale, una più stretta connessione tra la comunicazione interna aziendale, il coinvolgimento partecipativo e l’allineamento di valori tra l’azienda e i propri dipendenti?

Tra i vari modelli di comunicazione interna aziendale, le attività offline sono le più tradizionali: meeting aziendali e riunioni, con la giusta periodicità aiutano a mantenere una linea di lavoro coesa e rafforzano le relazioni e gli scambi di idee tra colleghi. O ancora momenti d’incontro più informali come aperitivi e cene aziendali, iniziative di beneficenza, viaggi aziendali ed eventi di team building possono sostenere e nutrire la brand culture e l’identità aziendale.

Date le circostanze legate alla pandemia, hanno assunto sempre più rilievo anche le attività online che un’azienda può organizzare per gestire al meglio la propria comunicazione interna: dall’utilizzo delle Intranet, cioè reti aziendali private che racchiudono tutti i dipendenti all’interno della stessa piattaforma, ai social network aziendali, alle app di collaborazione dedicate, al blog aziendale, modelli di gamification, e ancora newsletter periodiche di aggiornamento con novità e iniziative strategiche dell’azienda.

ESEMPI DI COMUNICAZIONE INTERNA AZIENDALE

Durante il periodo della pandemia la maggior parte delle aziende ha dovuto spostare pressoché totalmente online la propria comunicazione aziendale. Ne è un esempio Deliveroo, multinazionale di food delivery che ha deciso di mantenere, una volta che le misure pandemiche sono state allentate, lo smart working come modalità principale di lavoro, lasciando decidere ai dipendenti il luogo di lavoro preferito. Una delle principali attività è stata promuovere l’ascolto e fare della formazione l’elemento chiave di tutte le attività di coinvolgimento dei dipendenti. L’azienda ha deciso infatti di non affidarsi ad esperti esterni per la formazione di nuovi dipendenti, ma di sfruttare le competenze già presenti in azienda così da mantenere le relazioni tra le persone, seppur a distanza, promuovendo i benefici di un apprendimento peer-to-peer. Deliveroo inoltre, a livello di welfare aziendale, dato l’elevato numero di dipendenti diventati genitori durante il periodo della pandemia, ha iniziato a sviluppare delle policy a sostegno della genitorialità.

Il gruppo Enel ha invece realizzato una survey per capire quali sarebbero state per i dipendenti le modalità migliori con cui tornare a lavorare in ufficio utilizzando i momenti delle pause caffè per chiacchierare online con i dipendenti in modo informale. Sempre puntando sulla comunicazione interpersonale, tutti i dipendenti sono stati coinvolti nella realizzazione di video personali da caricare su una piattaforma interna, migliorando così le relazioni tra le persone e avvicinandole, seppur a distanza.

Sono dunque molteplici i benefici che si possono trarre da un’adeguata strategia di comunicazione interna aziendale, non solo un clima più sereno in ufficio e una maggiore fidelizzazione al proprio brand, ma una vera e propria crescita ed evoluzione di business.

 

Articolo a cura di Jasleen Singh e Silvia Asperges

 

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