

Creatività: il motore strategico della comunicazione e delle PR
La creatività non è mai stata un’opzione. Oggi più che mai si rivela una leva decisiva per rafforzare l’impatto delle PR e orientare le scelte manageriali
La creatività come asset strategico nelle PR
Amanda Hill, CEO della nostra agenzia partner Three Box di Dallas (Texas), ha recentemente dedicato un episodio del podcast PRGN Presents a un tema sempre più centrale per chi si occupa di relazioni pubbliche: il ruolo strategico della creatività nelle PR. Amanda condivide il suo punto di vista su come la creatività sia oggi un asset imprescindibile per catturare l’attenzione, generare valore e orientare le scelte manageriali.
Secondo il recente studio “Creativity and Innovation in Public Relations as an Important Tool in Assisting Managerial Decisions” (Gurgu, Zorzoliu, Ilisie, 2023), la creatività rappresenta uno strumento concreto di supporto al management, poiché consente di formulare messaggi più efficaci, prendere decisioni più rapide e costruire strategie comunicative più coerenti e incisive.
L’applicazione della creatività nelle PR si traduce in un uso intelligente dell’innovazione, che abbraccia l’intero processo comunicativo: dalla progettazione dei messaggi alla loro diffusione, fino al dialogo con le audience. Non si tratta solo di originalità, ma della capacità di dare risposte nuove e rilevanti alle esigenze sdel brand, alle aspettative dei consumatori e alle dinamiche di un contesto competitivo in continua evoluzione.
Pensiero critico, creatività, dati: il nuovo kit del PR strategist
Il PR strategist di oggi è sì un media expert e un buon comunicatore, ma anche un consulente strategico che combina pensiero analitico, visione creativa e capacità di leggere i trend in tempo reale. Dallo stesso studio emerge un identikit chiaro che non sorprende i professionisti del settore: flessibilità, spirito critico, mentalità aperta e orientamento ai risultati restano competenze essenziali per chi fa della comunicazione un motore di crescita.
E la creatività? Non è più appannaggio esclusivo dei team creativi pubblicitari, ma entra a pieno titolo tra le core skill del professionista PR. Lo confermano premi prestigiosi come i London International Awards (LIA), che nel 2025 hanno dato nuova centralità alla categoria “Creative Strategy and Creativity in PR” con una giuria internazionale d’eccellenza guidata da Judy John (Global Chief Creative Officer, Edelman) e Sandi Preston (Chief Strategy Officer, Translation). Come affermato dalla giuria, la creatività è oggi il ponte più potente tra strategia e impatto. Anche in Italia, riconoscimenti come gli IF! Italian Festival Awards e The PRize, il premio assegnato da UNA–PR Hub sottolineano sempre più spesso l’importanza dell’approccio creativo nelle campagne di comunicazione e relazioni pubbliche.
Creatività strategica: la marcia in più delle PR
Applicare la creatività alle PR non significa semplicemente “pensare fuori dagli schemi”: significa agire con intelligenza strategica per raggiungere risultati concreti. Secondo Amanda Hill, sono quattro le aree chiave in cui la creatività fa davvero la differenza.
- Insight-driven storytelling: costruire storie basate su dati reali e comportamenti osservabili del pubblico.
- Multicanalità integrata: scegliere formati e piattaforme in modo sinergico, personalizzando il messaggio per ogni touchpoint.
- Design dell’esperienza: usare contenuti immersivi (video, podcast, eventi interattivi, contenuti digitali personalizzati) per coinvolgere emotivamente il target.
- Tecnologia a supporto della narrazione: integrare intelligenza artificiale, realtà aumentata e strumenti predittivi per anticipare bisogni, testare reazioni e adattare la comunicazione in tempo reale.
In quest’ottica, la creatività non serve solo a farsi notare, ma a creare legami autentici e duraturi con gli stakeholder.
La forza delle idee nella costruzione del consenso
Un altro aspetto fondamentale è il ruolo della creatività nel rafforzare la reputazione e generare advocacy. Quando i valori di un’organizzazione contano quanto (e a volte più) della sua offerta, le PR hanno la responsabilità di saperli raccontare con autenticità e coerenza. Farlo in modo creativo significa tradurre l’identità del brand in messaggi chiari, riconoscibili e capaci di generare fiducia.
Le campagne più premiate e condivise degli ultimi anni sono spesso quelle che hanno saputo coniugare messaggi valoriali e execution originale, superando la logica della semplice promozione per abbracciare una dimensione più profonda e partecipativa.
Creatività utile: quando le idee servono davvero
La trasformazione delle PR in una disciplina sempre più strategica e integrata impone un ripensamento delle competenze e dei processi. La creatività, in questo contesto, si afferma come fattore abilitante della qualità, dell’efficacia e della rilevanza delle azioni di comunicazione.
Per le aziende e le agenzie di PR, investire nella creatività non è più solo una scelta di posizionamento, ma un imperativo competitivo. Per i professionisti della comunicazione, significa allenare nuove competenze, aprirsi all’interdisciplinarità e agire come consulenti strategici capaci di portare valore al business attraverso idee che non solo attraggono, ma trasformano.
Articolo tratto dall’episodio del podcast di PRGN: Creating a Culture of Creativity with Amanda Hill of Three Box
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