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Secondo un nuovo sondaggio di Veeam, L’85% delle Pmi ha problemi con il Backup e il Recovery

Veeam Software – innovativo fornitore di soluzioni di backup, replica e gestione degli ambienti virtualizzati VMware vSphere e Windows Server Hyper-V – rende noti i risultati del suo primo “SMB Virtualization Data Protection Report”.

Il report ha come obiettivo esaminare l’impatto della virtualizzazione nelle strategie relative a protezione dei dati, backup e recovery delle Piccole e Medie Imprese con le stesse modalità del precedente Virtualization Data Protection Report for Enterprises. La ricerca indipendente, che ha coinvolto 500 Pmi di Europa e Stati Uniti, rivela che le aziende si trovano oggi ad affrontare problemi significativi in merito al costo (85%), alla complessità (80%) e all’insufficienza di capacità (83%), per la protezione dei dati dei propri ambienti virtualizzati. Ciò significa che attualmente solo il 15% delle Pmi non riscontra problemi di data protection.

Dalle risposte delle aziende intervistate è inoltre emerso che:

              • Il ripristino dei server virtuali delle Pmi è solo leggermente più veloce rispetto ai server fisici: i primi impiegano 4 ore e 21 minuti mentre i secondo 4 ore e 51 minuti;

              • Il recupero dei file individuali, come ad esempio le email, può richiedere fino a 12 ore e 8 minuti poichè il 62% delle aziende deve spesso recuperare più del necessario per ripristinare un singolo file o una specifica applicazione;

              • Il 67% degli strumenti per il backup utilizza agenti che causano maggiori complessità; il 76% di queste aziende incontra difficoltà relative alla gestione degli agenti, alle prestazioni lente e troppo spesso al malfunzionamento del backup e del recovery;

              • Il 63% delle aziende è sicuro che i propri strumenti di backup e ripristino diventeranno meno efficaci con la crescita aziendale e il relativo aumento di dati e server;

              • Il 41% del campione afferma che il malfunzionamento del sistema IT può costare 150.000 dollari e oltre per ogni ora di downtime; ciò significa che le interruzioni possono costare alle aziende 600.000 dollari e oltre, in base ai tempi necessari per il ripristino;

              • In più di 1 caso su 6 (17%), il recupero delle VM salvate tramite backup causa problemi alle Pmi, aumentando i tempi di ripristino e il costo relativo ai tempi di inattività. Questo dato non è sorprendente se si considera che solo l’8% di queste macchine viene effettivamente testato;

              • Attualmente sul 33% delle infrastrutture virtuali delle aziende non viene eseguito il backup;

              • Il 55% delle Pmi intervistate sta pensando di cambiare gli strumenti di backup per i server virtuali entro il 2014.

.

“Sempre più spesso le Pmi si trovano a dover affrontare le stesse sfide in area IT e le stesse pressioni aziendali delle grandi aziende” dichiara Ratmir Timashev, Presidente e CEO di Veeam. “Come tali, ogni malfunzionamento della propria infrastruttura IT può avere gravi conseguenze. Ecco perché è particolarmente preoccupante che la maggior parte delle aziende coinvolte nell’indagine abbia segnalato problemi di costi, complessità e capacità con il backup e il recovery dei dati.  Se si considera inoltre che 1 recupero su 6 non funziona è chiaro che la questione relativa alla protezione dei dati è una bomba ad orologeria per la comunità delle Pmi”.

Tra le problematiche relative ai costi di backup e ripristino degli ambienti virtualizzati, identificate dall’85% delle aziende, figurano: costi di gestione elevati (51%), modelli di licenza troppo costosi (48%) e backup che richiedono o usano troppa memoria (44%).

L’83 delle aziende ha riscontrato problemi di capacità causati da backup troppo lunghi (40%), recuperi che richiedono troppo tempo (34%, la maggior parte indica di essere felice di poter effettuare in recupero in 4 ore), difficoltà nel recovery di server virtuali (25%) e troppa complessità nel ripristino di singoli file e applicazioni (22%).

Infine, l’80% delle aziende si trova ad affrontare sfide di complessità connesse alla propria protezione dati, tra le quali: backup che necessitano di continua gestione (52%), troppi server virtuali su cui effettuare il backup (35%) e strumenti di backup particolarmente difficili da configurare e utilizzare (32%).

Per risolvere queste problematiche, il 55% delle aziende sta attualmente pianificando la sostituzione dei propri strumenti di backup con server virtuali, con tempistiche medie di soli 10 mesi. Le motivazioni addotte per sostituire gli attuali strumenti includono: il Total Cost of Ownership (46%), la complessità (44%), l’insufficienza di capacità e il mancato rispetto dei Recovery Time Objective (30%) e dei Recovery Point Objectives (21%). E questo va di pari passo con la crescita della virtualizzazione. I server virtuali, che attualmente costituiscono il l 52% delle infrastrutture IT, sono previsti in crescita fino al 63% nei prossimi due anni. Ciò potrebbe anche contribuire ad aumentare la quantità di server protetti. Oggi il backup viene eseguito sul 67% degli ambienti virtualizzati; ciò significa che quasi un terzo dell’infrastruttura virtuale delle Pmi non è protetta.

“La virtualizzazione è stata fondamentale nell’offrire alle Piccole e Medie Imprese funzionalità IT in grado di trasformare il proprio business” affema Ratmir Timashev. “Ma la virtualizzazione è in grado di fare molto di più che semplicemente rendere l’infrastruttura IT scalabile. Se le Pmi riusciranno a riconoscere e affrontare i problemi relativi alla protezione dei dati, avranno a disposizione una serie di tecniche innovative da cui trarre vantaggio, grazie alla scalabilità e alla velocità che la virtualizzazione offre. Ad esempio, funzionalità precedentemente inaccessibili come la replica dei dati sono ora alla portata di piccole e medie imprese e consentono di ridurre significativamente i tempi di inattività e i costi associati in caso di caduta del server virtuale. L’E-discovery , attualmente troppo costoso per il 65% delle Pmi, è un altro elemento che può essere reso più conveniente e accessibile consentendo un recupero più veloce, semplice e affidabile di singole email o di altri file individuali. Abbiamo solo cominciato a grattare la superficie della virtualizzazione: adeguare le proprie strategie per la protezione dei dati consentirà alle aziende di trarre vantaggio da tutti i numerosi benefici che la virtualizzazione può offrire”.

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