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IL METAVERSO: UNA NUOVA FRONTIERA

Le parole d’ordine del metaverso saranno fluidità, immersività e coinvolgimento

Che si tratti di fare shopping, provare un abito, gustare un aperitivo con gli amici o addirittura… sposarsi, potremo farlo restando comodamente a casa e lasciando che siano i nostri “avatar” ad agire al posto nostro all’interno del metaverso, il nuovo trend social media del 2022.

Cos’è il metaverso

Il termine ha avuto una vasta risonanza mediatica nell’ottobre del 2021, quando Mark Zuckerberg ha mutato in Meta Platforms il nome dell’azienda da lui creata, che controlla Facebook, Instagram e Whatsapp. Ma il termine è stato impiegato per la prima nel 1992 da Stephenson nel romanzo cyberpunk Snow Crash per indicare un mondo virtuale abitato da avatar di persone reali. Con il termine noi oggi indichiamo una realtà virtuale condivisa tramite Internet, dove ogni persona è rappresentata da un avatar in 3D.

Possiamo definire il metaverso come una nuova frontiera dove la connettività e la comunicazione daranno vita a nuove forme di relazioni umane, come uno spazio immerso e tridimensionale che sarà accessibile a tutti tramite connessione Internet e visori e potrà consentire un’esperienza totalizzante, creando anche nuove forme di interazione tra gli esseri umani. Si potrebbe considerare come un’evoluzione naturale dei social dal momento che già da anni con stories, video verticali e reels, le piattaforme stanno promuovendo dei contenuti sempre più immersivi.

Un assaggio di come effettivamente funziona il metaverso si può trovare in The Sandbox: si tratta di un metaverso community-driven che riproduce una struttura simile al mondo reale: ci sono utenti che la popolano, territori da acquistare, luoghi da visitare e oggetti da utilizzare. La particolarità è che questo mondo virtuale è collegato alla blockchain di Ethereum e qualsiasi elemento digitale – compresi i personaggi – è considerato come un NFT (Non Fungible Token), che può essere creato, acquistato e scambiato.

Come interagiscono i brand con il metaverso

I brand dovranno pensare, quando sempre più consumatori inizieranno a spostarsi sul metaverso, a come raggiungerli nel nuovo ambiente e soprattutto con che modalità. Molte aziende stanno già cercando di comprendere come sfruttare questo nuovo trend per comunicare in modo più efficace e coinvolgente con le proprie audience.

“Si tratta della nuova frontiera dell’interazione online. Nello stesso modo in cui i social media hanno rivoluzionato il panorama del marketing online, così succederà anche con il metaverso” commenta l’autrice Cathy Hackl, specializzata in realtà aumentata, virtuale e metaverso.

Ma soprattutto il metaverso sconvolgerà le regole del marketing e della pubblicità come la conosciamo oggi. Nel metaverso le parole d’ordine saranno fluidità, coinvolgimento e immersività: i brand potranno connettersi con le proprie community in un universo virtuale sovrapposto e integrato con la realtà fisica, creando così esperienze immersive e significative che abbatteranno del tutto le distanze geografiche. Si riusciranno ad accorciare le distanze tra aziende e clienti, il tutto in coerenza con la centralità assoluta dell’esperienza dell’utente.

Per le aziende il focus è sempre sul costruire e mantenere relazioni stabili e a lungo termine con i clienti e il metaverso potrebbe essere proprio il luogo dove avatar virtuali degli addetti alla vendita che solitamente operano per via telefonica o tramite chat, incontrano clienti e prospect.

Per i consumatori invece la prospettiva che si va delineando è di un maggiore coinvolgimento esperienziale, in particolare potranno interagire con i brand in modalità del tutto nuove nell’area della vendita al dettaglio. Alcune aziende hanno già utilizzato tecnologie VR e AR per creare esperienze più coinvolgenti, permettendo ad esempio ai consumatori di esplorare virtualmente il proprio negozi e provare abiti, o occhiali da sole, come permette già da diversi anni il sito ufficiale Ray-Ban, in modo virtuale.

I brand inoltre potranno interagire con i propri clienti nel metaverso come se si trovassero faccia a faccia con loro.  I marketer potranno invece creare delle campagne interattive e personalizzate o fare delle presentazioni di sicuro impatto.

Il metaverso non è stato pensato solamente per incrementare il rapporto brand-cliente ma anche per favorire le interazioni all’interno dei sistemi organizzativi: può infatti aiutare i team a collaborare e comunicare da remoto sfruttando le tecnologie di ultima generazione che permettono di creare una propria scrivania. costruirvi attorno un ambiente familiare ed interagire con i colleghi attraverso il proprio  avatar, sfruttando anche sistemi di audio spaziale per rendere più realistica l’esperienza o una lavagna bianca per le riunioni digitali.

Il metaverso offre inoltre la possibilità di creare eventi, come i concerti ibridi ai quali alcune persone potranno partecipare in presenza, mentre altre attraverso i propri avatar.

I settori della moda e del lusso saranno quelli che potranno trarre maggior vantaggio da questo nuovo tool, ampliando il proprio bacino sempre di più, coinvolgendo persone che potranno entrare in contatto con il brand ed essere coinvolte anche senza trovarsi in prossimità del punto vendita fisico del marchio.

Come entrare nel metaverso

Il metaverso non dispone di nessuna porta di ingresso reale e tutto si muove all’interno di un costrutto digitale. Per avere un’esperienza più immersiva sono consigliati dei visori della realtà aumentata che permettono di ampliare la sensazione di ingresso interagendo in prima persona con la struttura digitale creata virtualmente.

Brand che hanno già provato l’esperienza del metaverso

I primi brand a cimentarsi con il metaverso sono stati alcuni importanti brand del lusso, come Balenciaga che nel dicembre del 2020 ha lanciato un proprio gioco chiamato Afterworld: the Age of Tomorrow per presentare agli utenti la collezione autunno/inverno indossata dagli avatar nel gioco.  Ancora prima, nel 2019, Louis Vuitton ha avviato una collaborazione con League of Legends, una creazione di Riot Games, disegnando la custodia del trofeo più ambito dai giocatori, la Summoner’s Cup, durante la finale di campionato del gioco che si è tenuta a Parigi.

Per il lancio di Nissan Juke, la casa automobilistica giapponese ha puntato tutto sul customer engagement per guidare i propri utenti alla scelta dei prodotti. Stimolando la conversione grazie alla potenza emotiva del videogioco, la soluzione ideata permette di seguire l’utente lungo tutto il percorso di customer journey, potenziando awareness e product experience. Dall’engagement digitale (in cui l’utente è a casa davanti al suo PC) a quello immersivo (all’interno della concessionaria).

Inoltre, Nike e Adidas hanno deciso di spostare il loro “duello” sul metaverso: ha iniziato Nike lanciando Nikeland sulla piattaforma Roblox, universo in cui tramite un avatar un giocatore può partecipare a vari giochi e sfide virtuali. Questo ambiente interattivo creato dall’azienda prevede un player che comanda il proprio avatar vestito con abbigliamento Nike.

Adidas dal canto suo ha dato vita ad adiVerso in collaborazione con Coinbase lanciando una limited collection, andata sold out in pochissimo tempo, di tute e felpe NFT, con l’intento di creare un club ristretto di clienti che hanno in seguito avuto accesso a un catalogo esclusivo, acquistando uno degli NFT della linea “Into the Metaverse”.

In Italia Otb, che possiede i marchi Diesel e Maison Margiela, ha annunciato da poco una nuova business unit Brave Virtual Xperience mentre Gucci ha realizzato su Roblox, la nota piattaforma di gaming, Gucci Garden, un meraviglioso giardino virtuale all’interno, gli avatar del quale i visitatori possono visualizzare, provare ed acquistare articoli Gucci digitali.

Attraverso esperienze coinvolgenti ed immersive di questo tipo le aziende si approcciano al metaverso per accrescere le proprie audience ma soprattutto per rafforzare il rapporto con le proprie community.

Il metaverso pare essere destinato ad assumere il ruolo che ha avuto Internet negli anni ’90. Sarà quindi pressoché impossibile ignorarlo: le aziende venderanno qui i loro prodotti, i media comunicheranno con linguaggi nuovi e i social media saranno in 3D. Il digitale è ormai il luogo principale dove si sono spostati tutti i processi, ancora di più durante la pandemia, ed essere digitali oggi non è più un’opzione per i brand. Il metaverso offre ai creator nuovi modi di interagire e comunicare. Spetta ai brand farsi trovare preparati a cogliere le opportunità che questa nuova tecnologia porterà con sé.

 

Articolo a cura di Jasleen Singh 

 

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