

Contextual marketing: la strategia privacy-first per conquistare l’audience
Il messaggio giusto al momento giusto
Il tema della tutela della privacy online rappresenta oggi una delle principali sfide anche per i professionisti del marketing e della comunicazione. Il tracciamento delle abitudini di navigazione e la raccolta di dati personali inficiano il rapporto di fiducia con un consumatore sempre più attento e desideroso di contenuti più pertinenti e di reale interesse.
Cos’è il contextual marketing: dall’analisi dei comportamenti al contesto emotivo dell’utente
Il contextual marketing è una strategia che propone contenuti e messaggi rilevanti, nel posto giusto e al momento giusto, a un determinato consumatore, sulla base delle interazioni avute con il brand.
Il contextual marketing è un approccio che rispetta la privacy del consumatore in quanto si basa sul contenuto che l’utente sta guardando e non sul suo profilo personale e ridefinisce appieno il concetto di targeting dell’audience.
I vantaggi del contextual marketing
In quanto approccio privacy-first, il contextual marketing non si basa sulla raccolta di dati sensibili degli utenti, bensì sull’analisi delle keyword e degli argomenti di una pagina per offrire messaggi pubblicitari pertinenti nel momento e luogo giusto, ottimizzando e personalizzando l’esperienza dell’utente.
Il contextual marketing garantisce al brand un miglior ritorno sull’investimento e una maggiore efficacia della spesa pubblicitaria, preservando inoltre il rapporto di fiducia con il consumatore e tutelando la brand safety, ovvero limitando i rischi che il contenuto promosso compaia su siti di dubbia natura.
Per adottare questo tipo di strategia, le aziende devono compiere un totale cambio di prospettiva e per farlo è necessario saper interpretare i contenuti anche grazie all’ausilio di tecnologie come l’IA e integrare le azioni intraprese in una più ampia strategia di personalizzazione del customer journey: è necessario analizzare le interazioni passate con il brand, le preferenze personali e le situazioni contingenti.
Il contextual marketing in pratica
Al centro di una strategia di contextual marketing di successo c’è il tempismo (real time contextual marketing), la capacità di interagire con l’utente nel momento più propizio – sfruttando i cosiddetti “micro-momenti” che caratterizzano la vita di ognuno di noi – catturando dunque la sua attenzione e offrendo contenuti che possono realmente influenzare la sua esperienza. Non basta sapere chi è il cliente ma anche cosa sta facendo e quali sono le aspettative correlate al singolo momento, tutti fattori che influenzeranno le sue ricerche online. Le ricorrenze personali come i compleanni, la nascita di un bambino o il matrimonio sono esempi perfetti di contesti da cui trarre indicazioni sui desideri o le intenzioni di acquisto dei consumatori. Ogni pagina visitata fornisce preziose informazioni sulle preferenze e le abitudini degli utenti e, interpretando correttamente tali dati, è possibile anticipare le esigenze dei clienti, migliorare l’interazione con il brand e massimizzare l’engagement.
Esempi di contextual marketing
Gli esempi di marketing personalizzato non mancano: dai suggerimenti di prodotti di Amazon basati sulla cronologia di navigazione a Google AdSense che propone annunci in linea con i termini di ricerca degli utenti passando per Taco Bell che ha scelto di collaborare con Waze per promuovere la colazione agli automobilisti mattutini nelle vicinanze o ancora Starbucks che sfrutta le promozioni mobile geolocalizzate per intercettare i clienti nei momenti giusti.
A cura di Giulia Serazzi
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