

Comunicazione unbranded: la forza della voce senza logo
Strategie invisibili per una reputazione che lascia il segno
Nel panorama della comunicazione corporate contemporanea, dove ogni brand compete per un centimetro di visibilità, scegliere di non mettere il proprio nome in prima linea può sembrare controintuitivo. Eppure, è proprio in questo che risiede la potenza della comunicazione unbranded: un approccio raffinato e strategico, capace di orientare l’opinione pubblica con discrezione, autorevolezza e credibilità.
Ma andiamo con ordine.
Cos’è la comunicazione unbranded?
Poco riconosciuta nel mondo degli affari, questo tipo di comunicazione cerca di generare credibilità, legittimità e fiducia, aspetti a cui tutta la comunicazione deve attenersi per essere efficace.
La comunicazione non brandizzata – detta anche unbranded – è una forma evoluta di storytelling aziendale in cui il marchio resta deliberatamente in secondo piano. Al centro ci sono temi di interesse collettivo, sostenuti da fonti terze e indipendenti. L’obiettivo è duplice: informare e posizionare l’azienda in modo credibile senza apparire come promotore diretto del messaggio.
È una leva potente soprattutto per quei settori dove le comunicazioni promozionali sono soggette a vincoli normativi, come il farmaceutico, l’energetico o il finanziario, ma anche per chi desidera costruire una brand reputation solida senza eccessi di visibilità. È qui che la comunicazione unbranded gioca un ruolo essenziale nell’aiutare i brand a difendere i propri interessi.
Come funziona la comunicazione non brandizzata?
La comunicazione unbranded si distingue per autenticità. L’assenza di logo e tono promozionale consente una ricezione più aperta e fiduciosa da parte delle audience, soprattutto se i messaggi sono affidati a esperti di settore, che godono di un elevato grado di credibilità.
Dietro ogni iniziativa unbranded efficace si cela una pianificazione accurata, nonché un lavoro di intelligence per mappare strategicamente organizzazioni, associazioni, think tank e ricercatori i cui temi sono allineati con ciò che l’azienda intende comunicare.
Influenzare il dibattito pubblico su temi strategici, capaci di guadagnare o perdere rilevanza, è uno degli obiettivi chiave della comunicazione aziendale. In questo, la comunicazione unbranded si rivela particolarmente efficace, grazie alla sua capacità di orientare le percezioni senza apparire esplicitamente di parte.
Il valore PR della comunicazione non brandizzata
La comunicazione unbranded è un’opportunità straordinaria per le aziende che vogliono entrare nel dibattito pubblico con contenuti rilevanti, non autoreferenziali, capaci di lasciare il segno. Per i professionisti delle PR, è il terreno ideale dove mettere a frutto le proprie competenze in termini di posizionamento, costruzione di fiducia, reputazione aziendale e influenza dell’opinione pubblica.
Scegliere la comunicazione unbranded significa scegliere l’autorevolezza rispetto all’autocelebrazione, la visione rispetto alla visibilità. È un modo per farsi ascoltare in profondità, costruendo relazioni solide e durature con gli stakeholder.
Perché, talvolta, è proprio chi sceglie di restare dietro le quinte a dettare il ritmo della conversazione.
Articolo tratto dal blog PRGN a cura di Loreley Maldonado – Eje Comunicación & Valentina Giacaman – RumboCierto Comunicaciones
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